a cura della Dott.ssa Rita Scognamiglio
In occasione della giornata nazionale per la vita.
Quello che posso dire è che non lascerò passare questa vita senza che lei prima sia passata attraverso me. È questione di precedenza, non so se mi spiego.
-Giuseppe Catozzella
Forse lasciando andare il desiderio che succeda qualcosa di speciale riusciamo a renderci conto che qualcosa di speciale sta già accadendo: è la vita, che emerge in ogni momento sotto forma della consapevolezza stessa.
-Jon Kabat-Zinn
Mi piacerebbe scrivere cose mai scritte, in particolar modo mi piacerebbe spiegarvi la vita, ma ognuno ha una propria vita , una storia che scrive giorno per giorno, la trama di un racconto che tesse attimo per attimo, e che è diversa da quella di qualunque altro essere umano. La vita si comprende vivendola, entrando nell’ esperienza con la propria pelle, con il proprio “corpo-mente”.
Non la tratterò riducendola ad un semplice ticchettio di orologio, come tempo che fugge e che passa, come insieme di fatti e di avvenimenti che si susseguono (né tenterò l’impresa impossibile di etichettarla in una definizione), ma come modo in cui ci poniamo di fronte ad essi e li affrontiamo, il modo in cui si vive.
Ci sono alcune cose che mi preme sottolineare. In primo luogo non esiste individuo che non sia in grado di vivere, di esistere, perché ciò è nell’essenza stessa della sua natura. La vita è un flusso , una corrente, è cambiamento ed è importante accettare quest’ultimo in quanto natura stessa della vita, bisogna accettare l’esistenza che muta attraverso tutte le sue stagioni e i suoi umori, accettare questo flusso costante che non si ferma. Rimandiamo sempre l’intensità di vivere nel momento presente, si pensa sempre al futuro o si resta intrappolati nel passato, è necessario vivere il presente, cosa posso fare ora , in questo momento, con quello che ho, con le mie risorse . Vivere in questi tempi critici, segnati dalla pandemia, ci mette in relazione con la sofferenza, con il dolore, con gli errori umani, che sono comunque parte della vita, ma le sofferenze sono motori che ci fanno crescere, le sfide creano la forza, sbagliare non è solo umano ma è necessario per esserlo e il dolore lavora per la vita, ci aiuta a prendere consapevolezza e ad apprezzarla. Se smettiamo di scappare dalle situazioni difficili e dolorose, accettandole e vivendole, allora potremmo sperimentare che ogni dolore contiene in se una possibilità, apprezzare la vita qui ed ora ci può aiutare ad adattarci ai suoi cambiamenti.
L’incertezza di questo momento apre un ventaglio di possibilità. Questo momento difficile che tutti noi stiamo attraversando, comporta inevitabilmente una trasformazione che conduce ad una nuova visione della vita. Abbiamo l’opportunità di ricreare un cosmo, dobbiamo farne tesoro di questa opportunità. Si rinasce ogni volta che si riprende in mano la propria vita. Nessun cambiamento quantitativo può trasformare la vita piuttosto una trasformazione qualitativa del nostro essere. Vivere una vita “piena” significa raggiungere la propria realizzazione come persona. In questa prospettiva tra gli ingredienti essenziali della vita vorrei citare:
1) la compassione come un’incondizionata accettazione dell’essere proprio e dell’altro per ciò che siamo, per ciò che è, vuol dire avere una sensibilità verso la nostra e l’altrui sofferenza;
2) la responsabilità che deriva dal latino respònsus, impegnarsi a rispondere, a qualcuno o a se stessi, delle proprie azioni e delle conseguenze che ne derivano;
3) L’ accettazione e il rispetto di se stessi , rilassati nel proprio essere come punto di partenza per accettare e rispettare gli altri ,perchè l’amore comincia da se stessi e poi si diffonde nel mondo;
4) La libertà non libertà condizionata, ma libertà d’essere , la possibilità che diamo a noi stessi di esistere, il più alto valore della vita;
5) La gratitudine, perché niente è scontato a partire dalla possibilità di vivere ogni giorno, di contattare la salute, l’amicizia, lo studio, il lavoro, le meraviglie della natura, e la pandemia in questa prospettiva , può essere considerata a mio parere, come una grande lezione;
6)La creatività come possibilità di trasformazione. Mai come ora il mondo ha bisogno di bellezza. E’ la tua vita. Dalle l’amore che merita!”
Allegato il video dell’intervista di Simona Atzori danzatrice senza braccia, in questo video è racchiuso un importante messaggio sulla vita che tocca i seguenti punti:
-Forza e passione per inseguire i propri sogni
-La danza e la pittura come racconto di vita, libertà d’essere, modalità di affrontare il dolore e non nasconderlo
-La passione e l’amore oltre ogni schema
-Accettare la propria “forma” trasformandola in un punto di forza
-Focalizzare l’attenzione su ciò che si ha e non su ciò che manca, i piedi al posto delle mani e delle braccia, perché comunque la vita resta “un dono meraviglioso.
Compassione, accettazione etc…rappresentano un bel bagaglio di buoni sentimenti che Gesù ci chiede di mettere in pratica nella vita.